
L’AS Roma si è ufficialmente separata dal manager Ivan Juric, dopo la deludente sconfitta casalinga per 3-2 contro il Bologna domenica. La sconfitta segna la seconda sconfitta consecutiva della Roma in Serie A e corona un periodo turbolento sotto Juric, che ha assunto la carica solo due mesi fa. Il breve mandato di Juric è stato rovinato da risultati incostanti, lasciando il club a languire a metà classifica con una crescente frustrazione sia da parte dei tifosi che dei dirigenti del club.
La Roma era già in difficoltà dopo la sconfitta per 3-2 contro il Verona la scorsa settimana, e un frustrante pareggio per 1-1 con l’Union Saint-Gilloise in Europa League giovedì ha aggiunto ulteriore pressione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata contro il Bologna, con i giallorossi che non sono riusciti a riprendersi da un primo tempo scarso, nonostante una rimonta tardiva.
Juric, che ha sostituito Daniele De Rossi il 18 settembre, è riuscito a ottenere solo quattro vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte in tutte le competizioni, un record che si è rivelato insufficiente per stabilizzare la nave in mezzo alle crescenti aspettative allo Stadio Olimpico.
Il tecnico italiano avrebbe dovuto parlare con DAZN prima della partita, ma non si è presentato ai doveri mediatici pre-partita. Non si è rivolto ai giornalisti nemmeno dopo il fischio finale, con il club che ha rapidamente rilasciato una dichiarazione che confermava il suo licenziamento.
Comunicato ufficiale della Roma:
“L’AS Roma annuncia che Ivan Juric è stato sollevato dal suo incarico di capo allenatore. Vorremmo ringraziare Ivan per la sua dedizione e professionalità durante il suo periodo al club, in particolare nella gestione di un ambiente difficile. Gli auguriamo il meglio per i suoi impegni futuri”.
“La ricerca di un nuovo capo allenatore è già iniziata e siamo fiduciosi che annunceremo una nuova direzione nei prossimi giorni”.
Juric e il suo staff hanno lasciato lo stadio senza parlare con i media, mentre l’atmosfera tra i tifosi era visibilmente tesa. La Curva Sud aveva già espresso il proprio disappunto con cori e fischi durante il riscaldamento e, al fischio finale, ampie fasce della folla si erano svuotate, con alcuni sostenitori che urlavano insulti mentre la frustrazione ribolliva.
Mancini in pole position per sostituire Juric
In una rapida risposta alla crisi manageriale, sono emerse segnalazioni secondo cui l’AS Roma è in trattative avanzate con l’ex allenatore dell’Italia Roberto Mancini per prendere in mano le redini. Mancini, che ha lasciato il suo ruolo di allenatore della nazionale italiana all’inizio di quest’anno, è ora pronto a tornare al calcio di club con la Roma.
Mancini, 59 anni, dovrebbe essere nominato nuovo allenatore della Roma entro le prossime 48 ore, con un annuncio ufficiale che probabilmente seguirà nei prossimi giorni. La sua vasta esperienza, sia sulla scena nazionale che internazionale, lo ha reso un’opzione molto interessante per il club, che cerca di ripristinare stabilità e competitività nella sua stagione.
Durante il suo mandato con l’Italia, Mancini ha guidato gli Azzurri a una vittoria storica a Euro 2020 ed è stato determinante nella costruzione di una squadra coesa e vincente. Il suo ritorno alla gestione del club è visto come una mossa fondamentale per la Roma, che spera che Mancini possa ispirare una svolta tanto necessaria nelle loro fortune.
La decisione della Roma di agire rapidamente per assicurarsi Mancini indica l’urgenza con cui il club sta affrontando l’attuale crisi, con la squadra già a otto punti di distanza dalle prime quattro in Serie A. La pressione sarà ora su Mancini per portare disciplina, struttura e una mentalità vincente a una squadra che ha avuto prestazioni inferiori alle aspettative nelle ultime settimane.
Mentre la Roma si prepara per il prossimo capitolo della sua saga manageriale, tutti gli occhi saranno puntati su Mancini per guidare il club di nuovo ai vertici del calcio italiano.